L’EXPORT DELLE ARMI ITALIANE NEL MONDO: RISULTATI, PERFORMANCE E PROTAGONISTI

Le recenti analisi dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) per il periodo 2020–2024 evidenziano significative trasformazioni nel commercio globale degli armamenti.

L’industria della difesa italiana continua a confermarsi un attore di primo piano nel panorama internazionale, con un export in costante crescita e una presenza consolidata in diversi mercati.

Il settore, che spazia dagli aeromobili alle armi navali fino ai veicoli corazzati, si distingue per innovazione tecnologica, qualità dei prodotti e capacità di soddisfare le esigenze di clienti di tutto il mondo.

Nel 2022-2024, le aziende italiane hanno registrato importanti ordini da numerosi Paesi, confermando la competitività dell’industria bellica nazionale.

L’export di aeromobili: un settore in espansione

L’industria aeronautica italiana si distingue per la produzione di elicotteri e aerei ad alte prestazioni, con Leonardo come leader indiscusso del settore.

Tra i contratti più rilevanti figurano:

  • Filippine: 2 ATR-72 per il trasporto tattico (2024);
  • Macedonia del Nord: 4 elicotteri AW-149 (2024);
  • Paesi Bassi: 6 elicotteri NH-90 NFH per la guerra antisommergibile (2024);
  • Malaysia: 2 ATR-72MPA per il pattugliamento marittimo (2023);
  • Austria: 12 M-346FA, caccia da attacco leggero (2024);
  • Perù: 2 C-27J per il trasporto strategico (2024);
  • Algeria: 7 elicotteri AW-139 (2023);
  • Repubblica Dominicana: 4 elicotteri AW-169 (2023);
  • Polonia: 32 elicotteri AW-149 (2022).

Questi dati dimostrano il ruolo cruciale dell’Italia nella fornitura di velivoli militari, grazie a un mix di versatilità, efficienza e affidabilità.

Le armi navali italiane conquistano il mercato internazionale

Le armi navali italiane sono tra le più richieste al mondo, grazie all’eccellenza ingegneristica delle aziende nazionali, tra cui Leonardo e Fincantieri. Tra gli ordini più rilevanti troviamo:

  • Indonesia: 2 cannoni navali Super Rapid da 76mm (2022);
  • India: 13 cannoni 127/64 Light da 127mm (2022) e 16 Super Rapid da 76mm (2023);
  • Paesi Bassi: 3 cannoni Sovraponte da 76mm (2023);
  • Germania: 6 cannoni 127/64 Light da 127mm (2022).

Questi sistemi avanzati, in grado di garantire elevata potenza di fuoco e precisione, consolidano la posizione dell’Italia come fornitore di riferimento nel settore navale.

Veicoli corazzati e artiglieria: l’Italia in prima linea

Nel comparto dei veicoli corazzati e dell’artiglieria, l’Italia ha ottenuto importanti successi, come dimostrano gli ordini ricevuti da diversi Paesi:

  • Brasile: 388 veicoli corazzati LMV (2024);
  • Ucraina: 6 obici semoventi PzH-2000 da 155mm e 11 veicoli corazzati MLS Shield (2022).

Questi numeri confermano la qualità dei mezzi italiani, capaci di offrire elevati standard di protezione e mobilità anche nei teatri operativi più complessi.

Le regioni protagoniste dell’industria della difesa

L’export italiano di armi si basa su un forte tessuto industriale, con alcune regioni che giocano un ruolo chiave:

  • Lombardia: sede di Leonardo e di numerose aziende dell’aerospazio e della difesa.
  • Piemonte: punto di riferimento per la produzione di componenti per veicoli corazzati e sistemi elettronici avanzati.
  • Toscana: specializzata nella costruzione di sistemi di difesa navale.
  • Liguria: fulcro dell’industria cantieristica, con Fincantieri tra i protagonisti assoluti.
  • Lazio: polo tecnologico per lo sviluppo di radar e sistemi di sorveglianza avanzati.

Conclusioni

L’export italiano nel settore della difesa dimostra la capacità del Paese di competere sui mercati internazionali grazie a prodotti tecnologicamente avanzati, affidabili e versatili.

L’elevata domanda da parte di numerose nazioni conferma il ruolo di primo piano dell’industria italiana nel panorama mondiale, con prospettive di crescita ulteriormente rafforzate da continui investimenti in ricerca e sviluppo.