Nei primi sei mesi dell’anno in corso, l’Italia si posiziona al 5° posto tra i principali paesi esportatori al mondo di macchinari.

La nostra posizione come quota di mercato si trova tra il Giappone e l’Olanda e si attesta al 5,6% in leggera crescita rispetto allo stesso periodo del 2020.

I principali paesi di destinazione delle nostre esportazioni in base ai dati ufficiali confermati, sono (i valori sono espressi in milioni di euro): la Germania (3.744), gli USA (3.616), la Francia (2.890), la Cina (1.912), lo UK (1.403), la Spagna (1.300), la Polonia (1.167), la Turchia (899), la Russia (828) e l’Olanda (777).

Le regioni italiane più produttive del settore con relativa quota percentuale sull’export totale sono: la Lombardia (29,7%), l’Emilia-Romagna (22,4%), il Veneto (15,4%), il Piemonte (11,6%), la Toscana (6,7%), il Friuli Venezia Giulia (3,1%), le Marche (2,8%), il Lazio e la Puglia (entrambe a 1,3%) e la Liguria (1,1%). (Fonte: Elaborazioni Idea Export su dati Istat).

I prodotti maggiormente esportati sono stati: Attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione; condizionatori domestici fissi (9,1%), Rubinetti e valvole (8,0%), Pompe e compressori (7,8%), Macchine e apparecchi di sollevamento e movimentazione (7,7%), Macchine per impieghi speciali n.c.a. (6,4%), Macchine automatiche per la dosatura, la confezione e per l’imballaggio (6,1%), Macchine di impiego generale (6,0%), Macchine per l’industria alimentare, delle bevande e del tabacco (4,4%) e Macchine da miniera, cava e cantiere (4,3%).

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