Esportazioni italiane di prodotti in metallo nel 2023: mercati chiave e trend per il 2024!

Nel 2023, l’export italiano di prodotti di metallo ha dimostrato una solidità significativa, nonostante una lieve flessione rispetto all’anno precedente. Il valore complessivo delle esportazioni nel settore della metallurgia e dei prodotti in metallo è stato di circa 65,2 miliardi di euro, rappresentando il 10,4% del totale delle esportazioni italiane. Questo settore, cruciale per l’economia del Paese, ha vissuto un ciclo di crescita negli ultimi anni, raggiungendo un picco nel 2021 e 2022, quando il comparto ha registrato aumenti significativi grazie a una domanda crescente da parte di diversi mercati esteri. Tuttavia, rispetto al 2022, si è verificata una contrazione del 11,3%.

Nonostante questa riduzione, l’export italiano ha mantenuto una posizione di rilievo a livello internazionale, trainato principalmente da una domanda solida in mercati chiave come la Germania, che si conferma il principale partner commerciale dell’Italia nel settore con un valore di esportazioni pari a circa 9,2 miliardi di euro. La Francia segue con 4,1 miliardi di euro, mentre la Svizzera e la Spagna rappresentano rispettivamente 3,5 miliardi e 3,8 miliardi di euro in esportazioni.

L’export verso mercati extraeuropei, come la Cina e l’India, ha anch’esso giocato un ruolo significativo, con valori di 4,6 miliardi di euro per la Cina e 2,6 miliardi di euro per l’India. Questi due mercati asiatici si confermano fondamentali per il consolidamento delle esportazioni italiane, grazie alla continua richiesta di materiali ad alta tecnologia e prodotti di qualità. Altri mercati rilevanti includono l’Austria (2,4 miliardi), i Paesi Bassi (2,3 miliardi), la Turchia (1,6 miliardi) e il Belgio (1,9 miliardi).

Per quanto riguarda le categorie di prodotti esportati, i metalli preziosi e semilavorati occupano una posizione dominante, con un valore complessivo di oltre 6,9 miliardi di euro. Seguono i prodotti in ferro, ghisa e acciaio, che rappresentano circa il 32% dell’export totale del settore, dimostrando come l’Italia continui a essere un player importante nella produzione di materiali metallici per infrastrutture e industria pesante. Anche l’alluminio e i semilavorati hanno mantenuto un ruolo di rilievo, con 4,7 miliardi di euro in esportazioni.

Guardando ai primi cinque mesi del 2024, i dati mostrano un trend di lieve ripresa rispetto alla fine del 2023. Nel periodo gennaio-maggio 2024, l’export italiano di prodotti in metallo ha raggiunto i 26,9 miliardi di euro, con una contrazione del 9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, alcuni mercati, come l’America settentrionale, hanno iniziato a mostrare segnali di crescita, con un aumento della loro quota nell’export totale italiano, in particolare per la domanda di prodotti ad alto valore aggiunto e semilavorati.

Le Regioni più Produttive del Settore

L’Italia settentrionale si conferma il fulcro della produzione e dell’export nel settore metallurgico. Nel 2023, l’Italia nord-occidentale ha guidato le esportazioni con un valore di 31,3 miliardi di euro, rappresentando il 48% dell’export totale del settore. La Lombardia si distingue come la regione più produttiva, contribuendo con 25,9 miliardi di euro. Il Piemonte, con 3,9 miliardi di euro, e la Liguria, con 970 milioni di euro, completano il quadro delle principali aree produttive del nord-ovest.

Anche l’Italia nord-orientale gioca un ruolo significativo, con esportazioni pari a 20,1 miliardi di euro (30,9% del totale). Il Veneto e l’Emilia-Romagna sono le due regioni più attive in questa area geografica, contribuendo rispettivamente con 8,8 miliardi e 5,6 miliardi di euro.

Infine, anche se con un peso minore, le regioni centrali e meridionali hanno fatto la loro parte. L’Italia centrale ha esportato per 10,7 miliardi di euro (16,3% del totale), con la Toscana che rimane la principale regione esportatrice di questa zona, mentre il Mezzogiorno ha registrato 3 miliardi di euro in esportazioni, con la Campania come regione più attiva.

Grazie a questa distribuzione regionale, l’Italia riesce a soddisfare le esigenze dei mercati internazionali con un’offerta variegata e di alta qualità, mantenendo la competitività nel settore della metallurgia e dei prodotti in metallo.