In termini generali l’export delle diverse regioni italiana del primo trimestre del 2022 prosegue nella sua buona crescita congiunturale. Il sud e le isole presentano una media di +9,3%, il Centro +9,1%, il Nord-ovest +9,0% ed il Nord-est +8,1%.
Su base annua l’export conferma la sua crescita se rapportata allo stesso periodo dell’anno scorso segnando un ottimo (+22,9%).
Le regioni italiane che maggiormente si sono distinte per contributo alla variazione di quote export sono: la Sicilia (+71,9%), la Calabria (+56,6%), il Friuli Venezia Giulia (+51,3%), la Liguria (+48,7%), la Valle d’Aosta (+47,2%), le Marche (+39,9%), la Sardegna (+35,6%), l’Umbria (+35,4%), la Campania (+26,3%), la Puglia (+26,0%), l’Emilia-Romagna (+24,0%), la Lombardia (+23,6%), la provincia di Trento (+23,0%), il Veneto (+19,9%), il Piemonte (+17,8%), %), il Lazio (+13,2%), la provincia di Bolzano (+12,7%), la Toscana (+11,8%) e l’Abruzzo (+0,4%).
Con segno negativo troviamo la Basilicata (-13,5%) ed il Molise (+23,5%).
I contributi maggiori alla crescita tendenziale dell’export nazionale derivano dall’aumento delle vendite della Lombardia verso Germania (+30,3%), Stati Uniti (+38,5%), Francia (+19,3%) e Spagna (+28,2%) e di Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia verso gli Stati Uniti (rispettivamente +79,5% e +301,8%, quest’ultimo condizionato dalle vendite di mezzi di navigazione marittima).
Per contro, apporti negativi provengono dal calo delle export del Lazio verso USA (-40,7%), Germania (-9,9%) e paesi dell’OPEC (-26,6%), del Veneto verso la Svizzera (-20,2%) e dell’Abruzzo verso la Germania (-20,7%).
(Fonte Dati: ISTAT).
#consulenza #export #consulenzaexport #internazionalizzazione #madeinitaly #pmi #business #tem #commercioestero #esportare #vendereallestero