Nel 2021 l’Italia perde una posizione arrivando al 4° posto tra i principali paesi esportatori al mondo nel settore dei prodotti tessili.

La nostra posizione come quota di mercato si trova tra India e Turchia si attesta al 4,7%.

Il settore tessile italiano registra una variazione positiva del +17,2% rispetto allo stesso periodo del 2020 ed i principali paesi di destinazione delle nostre esportazioni in base ai dati dell’anno 2021, sono (valori espressi in milioni di euro): la Germania (966), la Francia (842), la Romania (643), la Spagna (589), gli USA (501), la Cina (429), la Turchia (377), lo UK (321), il Portogallo (303) e la Tunisia (298).

Le regioni italiane più produttive del settore con relativa quota percentuale sull’export totale sono la Lombardia (38,5%), la Toscana (15,7%), Il Piemonte (15,5%), il Veneto (12,6%), l’Emilia-Romagna (5,9%), il Friuli Venezia Giulia (2,4%), il Lazio (2,2%), l’Umbria (1,1%), la Puglia e le Marche (entrambi a 0,9%).

I prodotti maggiormente esportati sono (con relativa quota percentuale): Tessuti (esclusi tessuti a maglia e all’uncinetto e rivestimenti tessili per pavimenti) per il 36,3%; Prodotti della preparazione e filatura di fibre tessili (fili cardati, pettinati, filati di carta o cucirini ecc.) per il 13,8%; i Tessuti non tessuti e articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento) per il 13,2%; i Tessuti a maglia per il 10,5% ed altri articoli tessili tecnici e industri per il 10,1%.

 (Fonte: Osservatorio Economico MAECI su dati ISTAT).

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