🔎 Durante l’evento “Regina di Puglia” a Noicàttaro, è stata lanciata una nuova sfida: trasformare l’uva da tavola in un motore per il turismo. Da Germania e Francia, prime destinazioni dell’export di uva pugliese, arrivano i maggiori turisti.

📊 Secondo i dati, l’hashtagenoturismo coinvolge 15 milioni di persone ogni anno, con una spesa complessiva di 2,6 miliardi di euro. E se l’uva da tavola seguisse lo stesso percorso?

🗓 Nel 2023, Puglia ha accolto 16 milioni di turisti (+4% sul 2022), di cui 5 milioni stranieri, principalmente tedeschi e francesi.

L’Italia è la terza potenza mondiale per la produzione di uva da tavola, con la Puglia che rappresenta il 57% della produzione nazionale.

💡 Nasce così la rete “Terre dell’Uva”, unendo comuni come Rutigliano, MolaDiBari, Castellaneta, Adelfia, hashtagCasamassima e PolignanoAMare. L’obiettivo? Sfruttare questo primato pugliese per potenziare il turismo regionale.

🤵 Stefano Soglia, esperto di marketing territoriale, sottolinea l’importanza di un approccio sistemico: “L’uva-turismo potrà decollare se i privati ci credono e se intervengono nuove figure e professionalità, ma è indispensabile una risposta a livello di sistema.”